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#2 - L’infermiera e il marinaio “L’INCONTRO CON SALLY”

Carol era una delle ragazze più belle che io avessi mai visto. Aveva una bellezza tutta sua, particolare, in pochi la sapevano cogliere e apprezzare quanto meritasse. Era coraggiosa, forte, d’animo semplice, gentile, dolce e molto educata; soffriva nel vedere le altre persone stare male. Sorrideva sempre a tutti, le piaceva donare un raggio di sole affinché risplendesse nelle tenebre cupe in cui si poteva trovare avvolto un essere umano debole, che aveva perso la speranza; fare del bene la rendeva felice, e anche se molto spesso in cambio non riceveva nulla, non le importava. Era una ragazza d’oro, dalla vita si meritava solo il meglio, anche se, molte volte, questo meglio a lei non arrivava.

Mi stavo assicurando che il suo braccio stesse bene quando ci raggiunsero due ragazzi che sembravano di pochi anni più grandi di noi.

“Scusateci infinitamente, signorine, ma il nostro amico laggiù ha sbagliato a colpire la palla ed è arrivata fino a voi.” Disse il ragazzo dai capelli scuri che ci arrivò davanti.

“Non preoccupatevi, sto bene. Tornate pure a giocare.” Dichiarò la ragazza al mio fianco, porgendogli la palla che aveva appena raccolto da terra.

“Vorreste unirvi al nostro gruppo? C’è una nostra amica che non gioca; sta sempre con noi, non riesce a fare amicizia con nessuna ragazza, le farebbe bene conoscervi.” Replicò il ragazzo. Nel frattempo l’amico che l’aveva accompagnato a prendere la palla fissava Carol incantato, come se fosse una stella che, nel cielo notturno, risplende più di tutte altre, come se fosse il sole dopo una tempesta, o una rosa in un campo di margherite. Lei non se ne rese conto, ma io sì, mi accorgevo sempre di tutto. Spesso mi succedeva di concentrarmi su particolari a cui nessuno abitualmente fa caso, quelli nascosti, sottovalutati, non cercati, li trovavo semplicemente unici e spettacolari, come il sorriso di quel ragazzo quando la mia amica accettò il loro invito.

Ci portarono dal resto del loro gruppo, che in tutto contava sei adolescenti a dir poco sudati; dietro di loro si scorgeva una figura femminile, che doveva essere l’amica di cui ci aveva parlato il ragazzo.

“E' giunto il momento di presentarci. Io sono Simon, – iniziò – lui è Jack, poi ci sono Alan, Will, Robert, Edward e per finire Sally.” Affermò indicando uno a uno i ragazzi, che ci porsero la mano per presentarsi, la ragazza però rimase dov’era, come contrariata dalla nostra presenza.

Ci avvicinammo a Sally. Sembrava davvero molto carina, ma anche molto gelosa dei suoi amici. Tentammo di parlare con lei e di fare conoscenza, ma per tutta risposta ci chiese di stare zitte. Questa reazione ci ferì molto: noi stavamo solo cercando di essere amichevoli, lei invece era molto distaccata e impassibile.

Quando i ragazzi finalmente terminarono la partita, si sedettero tutt’intorno a noi e cominciarono a discutere delle ultime notizie riguardanti lo sport, un pizzico di politica e poi portarono la loro attenzione su di noi. Jack era come ammaliato da Carol, non riusciva a non guardarla. Io invece ero incuriosita da Robert, un ragazzo alto, con gli occhi verdi, i capelli castani, sempre silenzioso e timido. Riuscimmo finalmente a scambiare qualche parola con la ragazza, con la quale scoprimmo di avere molte cosa in comune. Quando tornammo a casa quella sera eravamo felici dell’inatteso incontro della giornata; esso, come avremmo scoperto in seguito, aveva portato nella nostra vita persone preziose, di cui avremmo potuto sempre fidarci.

#1 - L’infermiera e il marinaio

“LA GUERRA È FINITA”

#3 - L’infermiera e il marinaio

“L’ESTATE Più BELLA DELLA NOSTRA VITA”

#4 - L’infermiera e il marinaio

“VENTI DI GUERRA”

#5 - L’infermiera e il marinaio

“LA GUERRA è INSENSATEZZA”

#6 - L’infermiera e il marinaio

“AMOR OMNIA VINCIT”

Autore:

Jessica Tanera 3^B