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Informatica e Telecomunicazioni: l'indirizzo del futuro?

Informatica e telecomunicazioni è un indirizzo di studi quinquennale, durante il quale si affrontano diverse discipline scolastiche e si apprendono diversi concetti. Durante il corso dei primi due anni si affrontano materie diverse tra loro, comuni a tutti gli istituti tecnici: da chimica a diritto ed economia, da fisica a disegno tecnico e ancora da geografia a biologia. Alla fine dei primi due anni si acquisiscono le conoscenze base di ognuna di queste materie. Il triennio diventa invece più specifico, le discipline appena nominate si abbandonano per lasciare spazio alle materie proprie del ramo di informatica e
telecomunicazioni: Tecnologie e Progettazione di Sistemi Informatici e di Telecomunicazioni - meglio conosciuta come TPSIT -, sistemi e reti, informatica e telecomunicazioni. Con la fine del secondo anno scolastico bisogna anche effettuare una scelta tra informatica e telecomunicazioni: si faranno più ore di lezione della materia scelta a discapito dell’altra, che verrà abbandonata al quinto anno e sostituita dalla materia Gestione
Progetto Organizzazione d'impresa, detta anche GPOI.

Durante il terzo anno in TPSIT vengono studiati: la macchina di Von Neumann, l’architettura del computer (le varie componenti hardware e software da cui è
composto e come lavorano assieme), i sistemi operativi come Windows e Linux. In laboratorio si installerà un sistema operativo su una macchina virtuale e si studierà il linguaggio di programmazione JavaScript, normalmente utilizzato nella programmazione web.

Al quarto anno invece il ciclo di vita del software, cioè i passaggi da affrontare perché un programma prenda vita e il linguaggio di programmazione C++. E in
quinta si realizzeranno delle applicazioni per Android. In sistemi invece si riprenderà la parte sui componenti di un computer e si potrà vedere nella pratica come un pc è fatto al
suo interno: in autonomia -ma comunque con la supervisione dei professori -, si smonterà un computer e bisognerà assemblarlo da capo. Successivamente si imparerà a utilizzare il prompt dei comandi e il linguaggio di programmazione Assembly e si studieranno le schede Arduino e Raspberry Pi.

Successivamente si studierà cos’è una rete, da cosa è composta e le varie tipologie, per poi arrivare a costruirne una in autonomia con il software per le simulazioni Cisco Packet
Tracer.
Informatica all’inizio potrà sembrare un po’ noiosa poiché prima di imparare a programmare bisognerà studiare e capire i concetti di variabile e costante, i cicli iterativi, l’algebra booleana, cos’è un linguaggio di programmazione e altro ancora. Ma una volta superata la parte teorica si passerà alla pratica, molto più divertente: tra la fine della seconda e l’inizio della terza si affronterà HTML, il principale linguaggio utilizzato per
creare i siti web (se ne creerà anche uno personale).
In terza si studia il linguaggio di programmazione C, mentre in quarta Java: un linguaggio di programmazione un po’ più difficile ma decisamente più divertente, con Java ci si può occupare anche della parte grafica - alcuni giochi, come ad esempio Minecraft, sono scritti con questo linguaggio di programmazione -. 

Alla fine del quarto anno verrà richiesto inoltre un progetto, solitamente un gioco, che dovrà comprendere anche la parte di grafica e andrà consegnato alla fine dell’anno. Al quinto anno si studiano invece le basi di dati, conosciute più comunemente con il loro nome inglese database.
In telecomunicazioni si partirà dagli operatori logici AND, NOT e OR, che si applicheranno anche nella pratica in laboratorio: costruendo circuiti su delle breadboard. Si inizierà a fare cose semplici come accendere o spegnere un LED utilizzando Arduino, che poi verrà ripreso al quarto anno per dei progetti più complessi.
E dopo il diploma?
Il vantaggio degli istituti tecnici è che ti offrono le competenze per poter fare qualsiasi cosa dopo la maturità: si può seguire un corso ITS per diventare tecnico superiore specializzato, si può entrare direttamene nel mondo del lavoro oppure intraprendere un percorso universitario. L’aspetto ancora più divertente è che se si sceglie di fare l’università non bisogna per forza iscriversi ad una facoltà che riguardi l’informatica.
Certo, scegliere un percorso di studi coerente con ciò che si è già studiato per qualche anno ha i suoi vantaggi e sicuramente si farebbe meno fatica rispetto ad una disciplina che non si è mai studiata prima, ma non è assolutamente una cosa obbligatoria.

Bisogna per forza avere qualche base di informatica prima di scegliere questo indirizzo?
No, non bisogna farsi spaventare. Anche una persona totalmente digiuna di tecnologia dopo anni di studi può arrivare a conoscere cinque linguaggi di programmazione, sapere come funziona una rete (e realizzarne una) o creare da zero un sito web. Questo però non vuol dire che sia semplice, bisogna (ad esempio) essere abbastanza bravi in matematica - dato che l’informatica si basa su di essa -. È un indirizzo sicuramente più leggero rispetto ad un liceo, c’è molta più pratica nei laboratori e meno teoria, però è comunque richiesta una certa serietà e costanza nello studio.
È vero che gli istituti tecnici sono solo per ragazzi?
Assolutamente no. Non esiste una scuola solo per ragazzi o solo per ragazze e i tecnici non fanno eccezione: è vero che ci sono più ragazzi piuttosto che ragazze ma questo non li rende percorsi di studi esclusivi: le uniche cose che contano sono quello che vuoi fare e la tua voglia di studiare.
 

Autore: 
Noemi Busnelli 4D Informatica
Data di Pubblicazione: 
27/05/2021
Sezione di pubblicazione:: 

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