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Il Cpl di Lecco: la legalità vicina ai giovani

I 13 Centri di Promozione della Legalità (CPL), nati in Lombardia nel 2015 grazie ad una Convenzione tra Re- gione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale, rappre- sentano reti tra scuole e territorio (enti, istituzioni, asso- ciazioni) le quali attraverso uno straordinario patto edu- cativo sono impegnate nella lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata condotta attraverso gli strumenti della conoscenza, della consapevolezza, dell’impegno e dell’alleanza culturale. Per il giornalino dell’Istituto Marco Polo "I Tre Confini" abbiamo sentito in esclusiva le refe- renti del CPL Roberta Ausenda e Valeria Cattaneo, en- trambe professoresse dell’istituto di istruzione superiore Bertacchi di Lecco.

Professoresse come mai il Bertacchi, come altre scuole di Lecco, ha deciso di aderire al progetto?

“La questione della legalità è fondamentale per dei ra- gazzi che si stanno ancora formando. Pertanto, sia come scuola che come insegnanti, riteniamo sia impor- tante che questa problematica sia sempre conosciuta e sviscerata per coglierne tutti gli aspetti. Dal 2015 ad oggi il Bertacchi - capofila per la provincia di Lecco - ha già contattato 27 scuole che sono entrate a far parte del progetto”.

La mafia è un problema molto presente anche in zone come la nostra?

"Sì, purtroppo anche la nostra zona ha e sent spesso parla- re di queste problematiche. Nel territorio le infiltrazioni ma- fiose, specialmente quelle riguardanti la ‘Ndrangheta, sono presenti da molto tempo, così come numerosi sono i locali che vivono sotto il controllo delle organizzazioni criminali. La politica mafiosa qui non riguarda lotte armate o spari ma il continuo insinuarsi all’interno delle amministrazioni, al fine di carpire i voti delle famiglie”.

La frase “Nostro intento è vivere esperienze che per sem- pre segneranno le nostre vite aiutandoci ad essere cittadini migliori” come viene messa in pratica? Quali sono le espe- rienze di cui si parla e cosa lasciano a chi vi partecipa?

"Le esperienze sono diverse. Facciamo spesso intervenire persone esterne alla scuola in modo che i ragazzi possano conoscere chi si trova a vivere in prima persona le situazio- ni di cui si parla nel CPL. Ad esempio ci sono stati incontri con un maresciallo testimone di vari arresti, inoltre abbiamo dato occasione agli alunni di parlare con gli autori del testo “io sono nessuno”. Vengono anche organizzati tour (i cosi- detti LegaliTour) tra luoghi di malaffare e luoghi dove invece il malaffare si combatte, come ad esempio i tribunali o le carceri”.

Come vengono organizzati i viaggi della Legalità in Sicilia, Calabria e Campania?

"L’idea dei campi è di vivere una settimana in un luogo che è stato sequestrato e poi ridato alla comunità, in modo tale da sentire sulla propria pelle l’importanza di queste operazioni e della legalità. Questi viaggi si compongono di una parte informativa con degli incontri e di una parte formativa dove vengono svolti veri e  propri campi di lavoro, nei quali vengono sistemati edifici e terreni malmessi”.

Come sono impiegati oggi i locali precedentemente confiscati?

"Dopo la confisca l’obiettivo è quello di ridare nuova vita a questi locali e trasformarli in qualcosa di utile per la comunità. Alcuni mantengono il loro uso iniziale, come ad esempio la ex pizzeria Wall Street - che ancora oggi è impiegata nella ristorazione -. Altri locali invece cambiano radicalmente: a Galbiate in particolare si trova la villa di un capo mafioso che ora è diventata un centro diurno per anziani che offre varie attività”.

Autore: 
Eleonora Demaria, 5B Turismo
Data di Pubblicazione: 
26/05/2021
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