Questo sito web utilizza i cookie

Tu sei qui

Al Marco Polo di Colico arrivano 23 nuovi Chromebook

Lo scorso giovedì 18 marzo si è tenuta la presentazione ufficiale dei 23 PC gentilmente offerti da Rotary Distretto 2042 - un’associazione che fa fronte a bisogni umanitari – che saranno destinati alla classe 3^B Turismo. Alla presenza del Dirigente scolastico del “Marco Polo” di Colico, del sindaco della città dell’Alto Lario, dei consiglieri provinciali di istruzione ed edilizia, dei presidenti dei club di Colico, Lecco, Lecco Manzoni, Lecco Le Grigne e dell’assistente del Governatore per il gruppo Adda sono stati consegnati questi computer portatili, dei Chromebook completi di webcam e microfono che hanno inoltre caricati gli applicativi dei Microsoft 365 e quelli per il Progetto “Comunicazione e promozione turistica del territorio”. Questa donazione è senza ombra di dubbio un’opportunità per rafforzare la didattica digitale integrata della nostra scuola, potenziare l’innovazione didattica e aumentare le competenze dei futuri diplomati. Abbiamo poi colto l’occasione per intervistare a tutto tondo e in esclusiva la professoressa Catia Baroncini, che dal 2016 ricopre il ruolo di Dirigente Scolastico del nostro Istituto.

Professoressa Baroncini perché la scelta di questa professione?

“La scelta è avvenuta a seguito di un percorso come operatore psicopedagogico presso l’Istituto comprensivo di Delebio, durato 18 anni. Successivamente ho partecipato al concorso come dirigente e ho avuto la cattedra all’Istituto di Menaggio. In seguito per motivazioni personali ho deciso di avvicinarmi e, liberatosi il posto al Marco Polo, ho cominciato a lavorare qui. Grazie al mio primo incarico ho avuto la percezione di poter investire il mio impegno personale per favorire il percorso di apprendimento di tanti studenti”.

Qual è la sua opinione riguardo ai giovani d’oggi?

“I giovani d’oggi hanno molte potenzialità, derivate sia dagli stimoli della scuola sia dalle famiglie che investono molto sulla loro istruzione e formazione. Alcuni riescono a vederle/captarle subito reagendo prontamente agli incentivi scolastici, altri invece vanno aiutati perché non credono nelle proprie capacità: bisogna fargli capire che un percorso professionale, ad esempio, è più che dignitoso”.

Dalla sua posizione come crede possano cambiare in meglio la scuola e l’istruzione delle future generazioni? Lei cosa proporrebbe?

“Credo che la scuola debba essere rimessa al centro delle decisioni a livello politico, secondo un’ottica di qualità e di priorità, che mancano ormai da molti anni. Bisogna inoltre favorire un cambio culturale rispetto all’istruzione professionale e tecnica, poiché nel nostro paese c’è bisogno di queste qualifiche specializzate.

Da quando lei era studentessa ad oggi quali pensa siano stati i miglioramenti? Quali invece i peggioramenti?

“Sicuramente tra i miglioramenti scolastici c’è l’estensione della lingua inglese fino ai gradi scolastici minori - con la possibilità di ottenere certificazioni linguistiche - che ai miei tempi erano accessibili solo ai ragazzi che frequentavano il liceo linguistico. A questo aggiungerei l’avvento delle nuove tecnologie in tutti gli ordini di scuola, l’innalzamento        dell’obbligo          che permetterebbe ad ogni individuo (se la scuola rispettasse correttamente il proprio mandato) di qualificarsi ed essere pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Un altro grande miglioramento riguarda l’inclusione poiché sono state adottate modalità per integrare ragazzi con problematiche di apprendimento o disabilità. Personalmente peggioramenti non ne trovo, credo ci sia stato un grande investimento unitamente a una crescita importante.

Una domanda inevitabile visto il periodo: con l’avvento del Covid-19 le abitudini scolastiche sono cambiate drasticamente, crede che in futuro si tornerà alla scuola alla quale eravamo abituati o ci sarà “un’evoluzione”?

“Se ad inizio anno ero convinta che saremmo tornati in presenza, oggi mi sento di dire che spero in un rientro al 100%.  Dopo questi mesi avremo attraversato una trasformazione importante di abitudini - che andranno gradualmente reintrodotte - e di gestione dei vari settori della nostra vita quotidiana, quali ad esempio il tempo libero e l’aumento del digitale. Se il cambiamento sarà in meglio o in peggio non  posso  dirlo, quel che è certo è che la tecnologia non potrà mai sostituire l’autenticità delle relazioni ma può sicuramente migliorare e integrare l’attività.

Che augurio si sente di fare ai maturandi dell’anno in corso?

“Rispetto all’esame di affrontarlo con serenità e fiducia, in quanto studiato in misura della situazione che stiamo vivendo. È giusto che ci sia un po’ d’ansia, fa bene, ma resta sicuramente un esame affrontabile. Rispetto al post- diploma invece credo che ci sarà una fase positiva - come avviene dopo tutti i periodi di crisi del resto - e voi sarete dentro a questo “boom”. Inoltre le promesse dichiarate sulla fascia dei giovani mi fanno credere che ci saranno molte opportunità.

 

 

 

 

 

 

 

 

Autore: 
Camilla Santaterra 5B Turismo
Data di Pubblicazione: 
25/05/2021
Sezione di pubblicazione:: 

Sito realizzato a partire da  "Un CMS per la scuola" di Porte Aperte sul Web, Comunità di pratica per l'accessibilità dei siti scolastici - USR Lombardia.
Il modello di sito è rilasciato sotto licenza Attribuzione-Non commerciale-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported di Creative Commons.