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SOLE, MARE E … NIENTE MONDIALE!!

 

Il 13 novembre 2017 a Milano, allo stadio ‘Meazza’, si è consumata la più grande tragedia
calcistica italiana degli ultimi cinquant’anni: l’esclusione della nostra nazionale dalla corsa ai
mondiali di Russia 2018. La Svezia, avversario dell’Italia in questo play-off, aveva avuto la meglio
nell’incontro di andata grazie a una sfortunata autorete di De Rossi. L’Italia quindi era obbligata a
vincere, questa volta.
La squadra casalinga si è spinta in attacco fin da subito, trovandosi ad affrontare una difesa ben
schierata. Le poche occasioni non sono state sfruttate a dovere dagli Azzurri, che quindi a metà
gara sono andati negli spogliatoi sul risultato di 0 a 0, già sufficiente alla Svezia per passare il
turno.
Nonostante la difesa svedese potesse vantare giocatori alti e di conseguenza forti fisicamente, in
particolar modo nei contrasti aerei, mister Ventura continuava a chiedere cross, una strategia
inutile visto il fatto che l’Italia era composta da atleti prevalentemente bassi. La partita giungeva
inesorabilmente al termine, sebbene i giocatori italiani tentassero di segnare portando in avanti
quanti più uomini possibile. Gli assalti venivano respinti dagli svedesi grazie a delle grandi parate
del portiere Olsen. Nonostante la nazionale italiana ci abbia davvero messo il cuore, non è riuscita
a trovare il goal, venendo così esclusa dal mondiale, cosa che non succedeva da cinquantasei
anni. A questa delusione si è aggiunta anche quella di aver assistito all’ultima partita con la maglia
azzurra da parte di Buffon, Barzagli e De Rossi.
Ad una settimana da quella che viene definita la pagina più nera del calcio italiano rimane lo
sconcerto di non vedere la propria nazione partecipare alla più importante manifestazione
calcistica internazionale. Mercoledì 15 novembre 2017 è stato ufficializzato l’esonero di Ventura,
che quindi non sarà più il commissario tecnico della Nazionale; invece il 20 novembre si è dimesso
il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, ritenuto da molti, insieme a Ventura, l’artefice della
disfatta della Nazionale italiana. Il prossimo presidente verrà eletto nel mese di giugno.
Essendo un appassionato di calcio sono rimasto molto deluso da questa partita. Io ritengo Ventura
il principale responsabile di quanto accaduto, dal momento che ha operato parecchie scelte
sbagliate durante la sua avventura come CT. Partendo dall’episodio meno recente, ritengo che
l’adozione del modulo usato nella sfida contro la Spagna, cioè la sfida più importante del girone di
qualificazione, sia stata una decisione del tutto errata: schierare due soli centrocampisti contro una
squadra con abili palleggiatori conduce sicuramente alla sconfitta. Arrivando alla doppia sfida
contro la Svezia, il primo passo falso ha riguardato le convocazioni: non giovarsi della bravura di
giocatori come Balotelli e Marchisio per sostituirli con Eder e Gagliardini è una cosa inammissibile.
In secondo luogo c’è la scelta dello schema tattico e dei suoi interpreti: schierare giocatori in ruoli
diversi da quelli che sono loro propri non li metterà mai nelle condizioni di dare il meglio. Anche i
cambi sono stati gestiti male da Ventura. Obbligato a segnare per non essere eliminato, durante
l’ultima gara manda a scaldarsi De Rossi, giocatore difensivo, e lascia seduto in panchina Lorenzo
Insigne, il giocatore con maggior talento della rosa italiana. L’errore più grande è stato quello di
non dimettersi dopo una figura del genere: ha preferito farsi esonerare per prendersi lo stipendio di
settecento mila euro.
La colpa di tale incresciosa situazione è anche di chi gli ha affidato un ruolo così delicato e di
responsabilità, cioè Carlo Tavecchio, ormai ex presidente della FIGC; costui, dopo essersi reso
conto di ciò che aveva fatto, ha deciso di dimettersi, facendo però ricadere la colpa dell’individuazione di Ventura su Lippi. Non si saprà mai come le cose siano andate realmente, di
sicuro l’Italia ora ha bisogno di una rinascita per tornare ciò che era. 

Data di Pubblicazione: 
16/01/2016
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